I treni a idrogeno muovono il futuro prossimo della mobilità su rotaia. La necessità e l’urgenza di decarbonizzare i trasporti per una mobilità più efficiente e sostenibile, infatti, è una delle priorità del sistema ferroviario internazionale e l’idrogeno sembra essere la soluzione. O almeno una delle possibili e più plausibili alternative ai convogli diesel.

A maggio 2022, Ursula Von der Layen, la Presidente della Commissione Europea, nel nuovo piano RePower EU ha sottolineato e ribadito il ruolo chiave dell’idrogeno per la transizione energetica: l’obiettivo è produrre all’anno dieci milioni di tonnellate di idrogeno verde, ovvero ricavato da fonti di energia rinnovabile, entro il 2030.

Come funziona un treno a idrogeno?

treni alimentati a idrogeno (o Hydrail) sono dotati di celle a combustibile nelle quali, attraverso l’elettrolisi inversa, l’idrogeno situato nei serbatoi e l’ossigeno presente nell’aria vengono convertiti in elettricità per azionare un motore elettrico di trazione.
A differenza dei veicoli elettrici, quelli a idrogeno producono l’energia elettrica in maniera autonoma, senza necessità di prelevarla da una batteria, ed è per questo che il loro funzionamento non richiede linee elettrificate.

Presentato nel 2016, il Coradia iLint dell’azienda Alstom è il primo treno passeggeri a idrogeno al mondo ed è entrato in servizio nel 2018 in Germania, coprendo più di 200.000 km fino al 2022.

A settembre 2022, il Coradia iLint ha percorso con successo 1.175 km con un solo rifornimento di idrogeno, da Bremervörde nella Bassa Sassonia a Monaco, raggiungendo e superando il traguardo prefissato di 1.000 km.

Questo nuovo record di autonomia dimostra:

  • l’efficacia delle soluzioni alimentate a idrogeno per il trasporto a lunga distanza;
  • l’importanza dell’Hydrail per una mobilità intelligente e sostenibile;
  • la fattibilità di una mobilità a zero emissioni.
Alstom Coradia iLint BR554 001 alla stazione di Hildesheim – da Wikipedia su licenza CC BY 4.0

I treni a idrogeno in Italia

La Val Camonica è già destinata a diventare la prima Hydrogen Valley italiana: il progetto H2Iseo di Trenord e Gruppo FNM prevede nel 2024 l’introduzione dei primi treni 100% a idrogeno sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo.

L’obiettivo è favorire lo sviluppo di una vera e propria filiera dell’idrogeno, da estendere a tutte le linee non elettrificate e anche al trasporto su gomma.

I benefici del treno a idrogeno

L’utilizzo dell’idrogeno offre 5 principali benefici al sistema ferroviario nello specifico e all’ambiente in generale:

  1. Zero emissioni di C02 (anidride carbonica): l’unico prodotto di scarto è un mix di vapore acqueo e acqua di condensa.
  2. Bassa rumorosità, come i veicoli elettrici.
  3. Autonomia fino a 1000 km e rifornimento rapido, come i veicoli a benzina.
  4. Utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria esistente.
  5. Ridotta manutenzione rispetto ai mezzi e alle componenti elettriche.

I contro di un treno a idrogeno: le emissioni elettromagnetiche

Le celle di combustibile a idrogeno convertono l’energia chimica in energia elettrica, quindi anche i treni a idrogeno producono campi elettromagnetici in alta e bassa frequenza.

Come ridurre le emissioni elettromagnetiche nei treni a idrogeno?

Le schermature elettromagnetiche a bassa frequenza sono la soluzione per assicurare il corretto funzionamento del sistema e per evitare emissioni elettromagnetiche dannose.

Dotare un treno a idrogeno di adeguate schermature elettromagnetiche significa renderlo a tutti gli effetti un mezzo di trasporto a emissioni zero: oltre a non emettere nell’aria sostante inquinanti, le schermature EMC / CEM riducono notevolmente l’inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza.

La nostra tecnologia SKUDOTECH® è già stata utilizzata per schermare i treni a idrogeno, perché le sue caratteristiche si adattano perfettamente sia al mezzo in quanto tale, sia al principio della sostenibilità.

Se vuoi saperne di più sulla tecnologia schermante SKUDOTECH® e su come può essere utilizzata per i tuoi progetti in ambito ferroviario, contattaci.

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